Sforzi continui, gare ravvicinate, ricerca sfrenata della prestazione perfetta e il tanto stress accumulato, sono le principali cause dell’aumento degli infortuni muscolari degli sportivi. In tutte le discipline. Dal calcio all’atletica, dal nuoto al ciclismo, gli atleti sono sottoposti sempre di più ad allenamenti duri e stancanti. Una volta infortunato, per uno sportivo c’è anche il rischio concreto di una ricaduta. In questo contesto, ecco che è diventato ormai fondamentale il ruolo del fisioterapista.
Oggi si è finalmente compresa la valenza e l’importanza del benessere psicofisico dello sportivo per il raggiungimento della massima performance. Perché un atleta di talento, in forma ed in salute, è un atleta vincente. Un infortunio si può prevenire in tanti modi. In primis attraverso un’azione basata sul raggiungimento dell’equilibrio posturale e muscolare. Ma, allo stesso tempo, insegnando ed imparando una corretta comprensione dei limiti del proprio corpo. Spesso infatti, in molti sportivi di alto livello, subentra il fattore psicologico che li induce a stressare il loro fisico. Perché il fuoriclasse, in quel momento, vuole superare i limiti e vincere anche la fatica. Ma troppe volte si rischiano infortuni, anche molto gravi.
La riabilitazione sportiva nasce dall’esigenza di offrire ad atleti professionisti e/o amatoriali l’immediatezza di un trattamento rieducativo che accompagna il paziente dalla fase acuta postraumatica o post chirurgica fino al rientro all’attività sportiva.
Per riabilitazione sportiva si intende quindi una terapia mirata alla risoluzione della patologia (sia essa traumatica acuta come distorsioni, distrazioni muscolari, fratture, etc. o da sovraccarico funzionale come tendinite, borsiti,ecc..), che consenta il ritorno all’attività sportiva, agonistica e non, dell’atleta, in tempi e modi adeguati.
Gli scopi sono essenzialmente tre:
La riabilitazione sportiva si avvale di
E’ un metodo che si fonda sulla ricerca di equilibrio, con esercizi rivolti principalmente a rinforzare i muscoli stabilizzatori della colonna (core stability) e un lavoro di tipo funzionale per ottimizzare l’elasticità sul movimento e sulla capacità cardiovascolare. La riabilitazione termina con l’allenamento del gesto atletico che inizia in palestra e prosegue in campo.
Oggi si è finalmente compresa la valenza e l’importanza del benessere psicofisico dello sportivo per il raggiungimento della massima performance. Perché un atleta di talento, in forma ed in salute, è un atleta vincente. Un infortunio si può prevenire in tanti modi. In primis attraverso un’azione basata sul raggiungimento dell’equilibrio posturale e muscolare. Ma, allo stesso tempo, insegnando ed imparando una corretta comprensione dei limiti del proprio corpo. Spesso infatti, in molti sportivi di alto livello, subentra il fattore psicologico che li induce a stressare il loro fisico. Perché il fuoriclasse, in quel momento, vuole superare i limiti e vincere anche la fatica. Ma troppe volte si rischiano infortuni, anche molto gravi.
La riabilitazione sportiva nasce dall’esigenza di offrire ad atleti professionisti e/o amatoriali l’immediatezza di un trattamento rieducativo che accompagna il paziente dalla fase acuta postraumatica o post chirurgica fino al rientro all’attività sportiva.
Per riabilitazione sportiva si intende quindi una terapia mirata alla risoluzione della patologia (sia essa traumatica acuta come distorsioni, distrazioni muscolari, fratture, etc. o da sovraccarico funzionale come tendinite, borsiti,ecc..), che consenta il ritorno all’attività sportiva, agonistica e non, dell’atleta, in tempi e modi adeguati.
Gli scopi sono essenzialmente tre:
- ridurre i tempi di recupero
- ridurre i rischi di recidiva
- addestramento dell’atleta nella gestione del proprio infortunio
La riabilitazione sportiva si avvale di
- terapie fisiche: tecar, laser ad alta potenza, crosystem, ultrasuoni;
- bendaggi: funzionali, kinesiotaping, ossido di zinco;
- idrokinesiterapia: la rieducazione in acqua permette di avere un approccio precoce, globale, di anticipare i tempi totali di recupero e di evitare quella serie di problemi tipici della fase iniziale della fisioterapia a secco quali infiammazioni, microtraumi, etc.. che spesso rallentano il percorso rieducativo;
- massoterapia: può essere utile come drenante, decontratturante e anche come inibitore dei punti trigger.
- tecniche riabilitative: volte al recupero del range articolare, della propriocettività, del corretto tono muscolare e, non meno importante, del controllo posturale, rappresentano il centro del percorso riabilitativo.
E’ un metodo che si fonda sulla ricerca di equilibrio, con esercizi rivolti principalmente a rinforzare i muscoli stabilizzatori della colonna (core stability) e un lavoro di tipo funzionale per ottimizzare l’elasticità sul movimento e sulla capacità cardiovascolare. La riabilitazione termina con l’allenamento del gesto atletico che inizia in palestra e prosegue in campo.
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STUDIO DI FISIOTERAPIA E OSTEOPATIA
via Dante Alighieri, 24
Cogliate (MB)
TEL: 338 8762039
EMAIL: [email protected]
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